CRONACA
La Maserati Ghibli in versione carro funebre fa discutere sui social. Emiliano Delmenico spiega: "Non è destinata ai funerali VIP. Una Mercedes ci sarebbe costata uguale, se non di più. Avrei voluto comprare una Tesla, ma..."
Emiliano Delmenico: "Sono pochissime le auto che possono essere modificare in carri funebri, perché devono avere determinate caratteristiche tecniche. Ecco perché di solito si usano le Mercedes. Abbiamo solo fatto un ragionamento di eleganza e di innovazione, ben sapendo che qualcuno avrebbe storto il naso”
LUGANO –

Per chiarirle, abbiamo dunque raggiunto uno dei titolari, Emiliano Delmenico. Forse le sue precisazioni serviranno a stoppare le perplessità…

Prima cosa, dice Delmenico, non è un carro destinato ai ‘funerali VIP’, anche se potrebbe sembrare così.

“È una nuova auto che usiamo per tutti i nostri clienti. E la gente che l’ha vista ai funerali l’ha apprezzata, non solo per la linea ma anche per il colore, che si stacca dal classico nero funebre”.

Seconda cosa: “Sono pochissime le auto che possono essere modificare in carri funebri, perché devono avere determinate caratteristiche tecniche. Ecco perché di solito si usano le Mercedes. Ma se avessi comprato una Mercedes mi sarebbe costata uguale, se non di più, della Maserati Ghibli. Abbiamo solo fatto un ragionamento di eleganza e di innovazione, ben sapendo che qualcuno avrebbe storto il naso”.

Terza cosa: “Per noi una vettura è un investimento che deve durare una ventina d’anni. Pensate che il carrozziere che l’ha elaborata ci ha lavorato un anno. È la seconda vettura di questo tipo che entra in Svizzera, la prima è stata acquistata da una ditta vallesana, ma in Italia sta avendo un grande successo”.

Quarta cosa: “Fino a qualche anno fa la Mercedes era considerata una macchina per ricchi, oggi è una vettura molto diffusa e nessuno ci fa più caso. La Maserati ha invece ancora quell’immagine, anche se non costa affatto di più”.

Ultima cosa: “Avrei voluto comprare una Tesla, ma la Tesla, che recentemente ha rilasciato la licenza per la trasformazione a una ditta tedesca, mi sarebbe costata di più”. 

emmebi

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