Il sindacato invita il Governo a rispettare il voto popolare sul 10% dei premi cassa malati: “No a tagli, chiusure o peggioramenti contrattuali”
BELLINZONA – “La popolazione ticinese ha lanciato un segnale chiaro. Ora servono risposte immediate e concrete.” Con queste parole l’OCST ha preso posizione dopo le votazioni del 28 settembre, che hanno visto l’approvazione delle due iniziative per contenere i premi di cassa malati.
Il sindacato riconosce la necessità di attuare rapidamente le decisioni popolari, ma mette in guardia il Consiglio di Stato e il Parlamento dal cercare soluzioni “facili” a scapito dei lavoratori del settore pubblico e parapubblico.
“Non accetteremo che siano loro a pagare il prezzo della situazione – afferma l’OCST – né che la qualità dei servizi destinati alla popolazione venga sacrificata. No a tagli lineari, blocchi del turnover, chiusure di servizi o peggioramenti salariali.”
Per l’organizzazione cristiano-sociale, la sfida ora è affrontare in modo strutturale la questione sanitaria e finanziaria del Cantone, ma “senza trasformare i dipendenti pubblici e parapubblici nei capri espiatori del risanamento”.
Il sindacato ribadisce infine la propria disponibilità a partecipare a un tavolo di confronto, “con apertura al dialogo ma con fermezza sui principi di sempre: tutela del lavoro, dignità salariale e difesa dei servizi fondamentali per la collettività”.