CRONACA
"Mi piace studiare il nostro sistema nervoso. E come reagisce alla fisioterapia"
Gioacchino Giancone, ex studente SUPSI e oggi fisioterapista alla Hildebrand di Brissago, racconta la passione per il suo mestiere

MANNO - Gioacchino Giancone, classe 1992, ha conseguito un Bachelor in Fisioterapia SUPSI e attualmente svolge la funzione di fisioterapista presso la Clinica Hildebrand Centro di riabilitazione Brissago.

 
Quale percorso di formazione hai frequentato in SUPSI? E com’è nato il tuo interesse verso questo ambito?

“Nel 2012 ho intrapreso il mio percorso di formazione Bachelor in Fisioterapia alla SUPSI, senza dubbio una delle scelte migliori che abbia mai preso. Quest’esperienza ha superato le mie aspettative che già in partenza erano abbastanza alte. I tre anni trascorsi tra le aule dell’università mi hanno arricchito di competenze sia tecnico professionali che relazionali. L’interesse verso la fisioterapia è nato per esperienze dirette vissute durante il periodo adolescenziale, ricevendo personalmente assistenza fisioterapica. In queste circostanze ho realizzato di voler diventare un valido professionista in grado di aiutare le persone. Così, una volta concluso il percorso universitario ho deciso di continuare la formazione svolgendo il CAS in Neuroriabilitazione sempre in SUPSI. La passione per questa specializzazione riabilitativa è nata durante i primi anni universitari, frequentando le lezioni di riabilitazione neurologica ho capito che questo mondo mi affascina, mi piace studiare e scoprire come funziona il nostro sistema nervoso e come anche attraverso un nostro corretto e preciso intervento fisioterapico possiamo favorire un recupero più o meno veloce dopo una malattia neurologica di un paziente. Questa passione si è ancora più affermata dopo avere svolto lo stage nella clinica di riabilitazione neurologica dove attualmente lavoro”.

 
Descriviti in cinque aggettivi.

“Simpatico, empatico, costante, determinato e preciso”.

 
Nel ramo sanitario quanto è importante secondo te il concetto di “lifelong learning”: specializzazione, continuo perfezionamento e apprendimento durante la propria carriera (formazione continua)?

“Ritengo il continuo apprendimento e aggiornamento del fisioterapista un dovere sia per il rispetto della professione fisioterapica sia nei confronti del paziente. Le conoscenze in ambito riabilitativo sono e diventano sempre più approfondite ed è dunque necessario aggiornarsi continuamente per sviluppare competenze tecniche e relazionali, rimanere al passo con le evidenze scientifiche e per avere una maggior efficacia nei trattamenti”.

 
Che cosa ti porti dietro di questo percorso formativo trascorso in SUPSI? E quali sono i tuoi obiettivi futuri?

“Mi porto dietro la rilevanza delle competenze relazionali, che ho maturato durante questi anni, che continuo a maturare e che ritengo un pilastro della cura insieme alle competenze tecnico professionali e all’interdisciplinarietà. I miei obiettivi sono poter continuare ad approfondire le mie conoscenze nella riabilitazione neurologica e ortopedica.”

 
Raccontaci un aneddoto che ricordi con piacere del tuo percorso di formazione trascorso in SUPSI.

“Non posso dimenticare le cene e i momenti passati insieme ai miei colleghi, momenti importanti di risate e  divertimento che abbiamo saputo ritagliarci tra le varie giornate di studio”.

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