ULTIME NOTIZIE News
Cronaca
22.03.2019 - 08:230
Aggiornamento: 15:29

Tito Tettamanti su Greta Thunberg: "Da bisnonno non le auguro il premio Nobel ma di ritrovare il sorriso"

Il finanziere analizza la figura della 16enne svedese e critica gli scioperi studenteschi: "Non era meglio una giornata di studio sul clima?"

LUGANO - La figura di Greta Thunberg, la 16enne svedese che ha lanciato gli scioperi studenteschi per il clima a livello globale, continua a tener banco sulla stampa internazionale e nazionale. Della giovane si occupa oggi anche Tito Tettamanti, in un fondo pubblicato sul Corriere del Ticino.

“Ho letto - scrive il finanziere - i brevi testi che ha pronunciato in Polonia al vertice sul clima delle Nazioni Unite e a Davos al World Economic Forum. Ben formulati, efficaci, ma ovviamente ingenui nella loro genericità. La sua tesi molto determinata: siamo alla vigilia di una catastrofe e il nostro mondo viene sacrificato perché pochi possano continuare a vivere nella ricchezza. Tesi ideologica e non scientifica. (…). A Davos si ritrovano governanti, politici, massimi esponenti dell’economia e della cultura. Invece di tributarle applausi sospetti e magari veloci per poter salire sull’elicottero per raggiungere l’aeroporto, forse Greta meritava una risposta anche se non gradita”.

“Ora - argomenta Tettamanti sul CdT- dinanzi alle rispettabilissime preoccupazioni di una sedicenne intelligente e comprensibilmente impressionabile, e nei confronti della sua generazione, abbiamo il dovere di entrare in discussione non di applaudirla per liberarsene e di applaudire agli scioperi dei suoi compagni. Dirle che gli adulti di oggi possono anche essere riluttanti nell’imporre sacrifici pesanti alle future generazioni per risultati dubbi o perlomeno modesti, e doveroso è interrogarsi se la sostituzione del frigorifero non più idoneo serva più al clima o al venditore. Le strade dell’umanità non sono piane e unidirezionali ma scoscese, sconnesse e contorte”.

“Lo scorso secolo - conclude il finanziere - si scioperava con scontri anche duri, ma si scioperava per poter lavorare a condizioni migliori e più dignitose. Oggi ogni occasione è buona per scioperare al fine di non lavorare o non andare a scuola. Infatti, lo scorso venerdì moltissimi allievi si sono riversati sulle strade e piazze scandendo slogan e mostrando striscioni a proposito del clima. Ma non sarebbe stato più utile dedicare la giornata allo studio dei problemi del clima? Non avrebbe permesso alle giovani generazioni di capire un po’ di più invece di usare per un argomento di tale importanza il tifo della curva nord? Poi c’è la vil razza dannata dei cortigiani che vuole addirittura far conferire alla giovane Greta il premio Nobel, con l’applauso di tutti coloro che vogliono approfittare dell’innocenza di una sensibile sedicenne per sostenere i propri interessi o le proprie convinzioni ideologiche. (…) Da bisnonno al piccolo elfo Greta non auguro il Nobel. Auguro per contro, senza che debba rinunciare alle sue idee, di ritrovare il sorriso, che si possano leggere sul suo viso la leggerezza, i sogni, l’ottimismo, le speranze dell’adolescenza. E tutti assieme vediamo di non usarla rubandole gli anni più belli della sua vita”.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche
Tags
greta
clima
tettamanti
nobel
finanziere
thunberg
scioperi
bisnonno
premio
sorriso
News e approfondimenti Ticino
© 2024 , All rights reserved