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Cronaca
09.02.2022 - 10:590
Aggiornamento: 11:58

"Detto tra noi XL": Amalia Mirante e i rapporti tra Svizzera e Unione Europea

Nella prima parte l'economista si esprimerà sul suo futuro politico. Poi discussione serrata su UE e frontalierato. Ecco gli ospiti

MELIDE - Amalia Mirante e il suo futuro politico saranno al centro della prima parte della puntata di “Detto tra noi XL” in onda questa sera su TeleTicino. Nella consueta conversazione che apre il programma, l’economista esprimerà la sua posizione circa una possibile candidatura al Consiglio di Stato, così come sulle strategie dell’area rossoverde in vista delle prossime elezioni. Con Mirante ci sarà anche l’occasione di affrontare i principali dossier politici all’ordine del giorno: dai livelli scolastici al salario minimo.

Nella seconda parte spazio ai rapporti tra Svizzera e UE. Il 22 gennaio scorso, intervenendo alla tradizionale festa dell’UDC all’Albisgüetli, il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha promesso che “non ci sarà un secondo Accordo-quadro rivisto o corretto”. Tuttavia il nostro ministro degli esteri ha espresso la necessità di relazioni stabili con l’Unione Europea. Un concetto ribadito anche lo scorso weekend, in un’intervista alla SonntagsZeitung, quando Cassis ha prospettato un nuovo pacchetto di accordi bilaterali, da realizzare “con calma e creatività”. Per Cassis la Svizzera “deve liberarsi questioni puramente tecniche e istituzionali”, aggiungendo che “solo quando avremo arricchito il contenuto degli accordi con sostanza, quando la politica e la società riconosceranno i guadagni materiali che la Svizzera può aspettarsi, un avvicinamento istituzionale sarà accettato”.

Che fare quindi? Al di là dei buoni propositi la partita resta complicatissima, soprattutto in un quadro geopolitico particolarmente instabile che potrebbe portare a conseguenze nefaste ad esempio sul piano energetico.

Ma i rapporti tra Svizzera e UE in Ticino significano soprattutto libera circolazione delle persone. Dopo un decennio di scontri e iniziative i frontalieri hanno toccato quota 74’000 e l’accordo cardine tra il nostro Paese e l’Unione Europea è stato confermato dal popolo svizzero in votazione popolare nel settembre del 2020. Discorso chiuso? Lo slancio “primanostrista” sembra aver perso forza ma i problemi nel mercato del lavoro restano irrisolti sul tavolo: tra giovani che fuggono dal nostro Cantone, a paghe da fame. 

Di tutto questo parleremo al tavolo di “Detto tra noi XL” in una serrata discussione tra il presidente dell’UDC Marco Chiesa e il presidente del Movimento Europeo Svizzero (NUMES) Jacques Ducry. Ad arricchire il confronto con le loro opinioni, ci saranno i giornalisti Alfonso Tuor e Generoso Chiaradonna

Appuntamento questa sera alle 19.30 su TeleTicino. 

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