IL FEDERALISTA
Il mandato negoziale Svizzera-UE? "Una tappa intermedia verso l'adesione"
La lettura del professore emerito all'università di San Gallo ed ex giudice Carl Baudenbacher: "Non è vero che la Svizzera ha ottenuto miglioramenti"

di Carl Baudenbacher * - contributo de ilfederalista.ch


I documenti pubblicati e messi in consultazione dal Consiglio federale il 15 dicembre 2023, relativi al mandato negoziale tra Svizzera e Unione Europea, contengono ben poco sugli elementi istituzionali (decisivi) del pacchetto di trattati previsto con l'UE.

A ben guardare, si tratta esattamente dello stesso modello precedente al 2021: l'affermazione che la Svizzera abbia ottenuto miglioramenti nei «colloqui esplorativi» non è perciò vera. Infatti, il Consiglio federale sorvola il fatto che la soluzione prevista consentirebbe alla Commissione europea di portare unilateralmente la Svizzera davanti alla propria Corte di Giustizia (CGUE).

Le poche e limitate eccezioni materiali che si sta cercando di ottenere nei settori della protezione dei salari, della direttiva sui diritti dei cittadini e degli aiuti di Stato non cambierebbero nulla anche se su tali rivendicazioni si ottenesse qualche successo. La portata di tali eccezioni, infatti, sarebbe in ogni caso determinata dalla Corte di Giustizia europea. E ciò non riguarderebbe solo la libera circolazione delle persone ma anche, ad esempio, i trasporti terrestri, la politica energetica, la liberalizzazione del mercato elettrico e i trasporti ferroviari nonché, in futuro, forse anche un accordo sui servizi (compresi quelli finanziari).

Il «Tribunale arbitrale»? Una copertura proforma

Il «Tribunale arbitrale», che prenderebbe le decisioni formali, servirebbe a camuffare l'enorme perdita di sovranità che sarebbe associata al trasferimento de facto dei poteri di sorveglianza alla Commissione europea e del monopolio dell'interpretazione alla CGUE. Il «tribunale arbitrale» non avrebbe alcuna discrezionalità, sia nel decidere se deferire la questione alla CGUE, sia nell'esecuzione della sentenza.

Commissione europea e CGUE non sono neutrali

Il fatto che la Commissione e la CGUE non sarebbero neutrali non ha bisogno di spiegazioni. In realtà, si tratta di istituzioni dell'UE. In nessun'altra parte del diritto internazionale tra partner paritari esiste una situazione in cui un Paese si sottopone di fatto alla supervisione e alla giurisdizione delle istituzioni dell'altra parte.

Il Tribunale federale svizzero? Sparito

Il Consiglio federale omette anche di menzionare il fatto che il Tribunale federale verrebbe completamente escluso. Il fatto che la nostra Corte Suprema sarebbe autorizzata a interpretare i trattati bilaterali in cause civili, amministrative e penali non è una novità. Il punto decisivo è che essa non avrebbe voce in capitolo nella procedura di risoluzione delle controversie. Nessuna Corte suprema degli Stati membri dell'UE e dello Spazio Economico Europeo (SEE) è trattata così male. Siamo di fronte a un caso di maldestro "bricolage". La procedura di risoluzione delle controversie è stata infatti ricavata dal diritto SEE. Tuttavia, nel diritto SEE essa ha una funzione completamente diversa da quella che avrebbe nell'Accordo quadro Svizzera-UE.

Il modello basato su un «Tribunale arbitrale» e sulla CGUE è stato creato dall'UE per le ex repubbliche sovietiche di Ucraina, Moldavia, Georgia e Armenia. Le prime tre sono ufficialmente Paesi candidati. Si tratta per giunta di Paesi di recente industrializzazione, che dipendono finanziariamente dall'UE. La Svizzera, invece, dovrebbe elargire i ben noti “pagamenti di coesione”. Tale modello (un «Tribunale arbitrale» coniugato alla CGUE) ad esempio, sarebbe incostituzionale in Norvegia e Islanda.
 
La strana posizione dei Cantoni

La «Conferenza dei Cantoni» (CdC) è stata fondata dopo il «No» allo Spazio Economico. E per la verità non si è mai coperta di gloria. Ma ora la CdC ha toccato il fondo. La sua leadership sostiene che la Svizzera avrebbe ottenuto miglioramenti istituzionali durante i «colloqui esplorativi». Questo è semplicemente falso. Certo, nessuno può «costringere» il «Tribunale arbitrale» a ricorrere alla Corte di giustizia europea. Ma questa affermazione non coglie il punto, ovvero che il «Tribunale arbitrale» è legalmente obbligato a ricorrere alla CGUE qualora il diritto dell'UE fosse «implicato». Che la CdC conti sul fatto che il «Tribunale arbitrale» violi i suoi obblighi legali a favore della Svizzera è tanto imbarazzante quanto irrealistico.

In realtà, un passo intermedio verso l'adesione all'UE

Il DFAE sta cercando di far passare il progetto in questione con l'aiuto di professori che non hanno mai visto dall’interno l’aula di un alto tribunale. L'ex consigliere nazionale Rudolf Strahm ha parlato di "studiosi da salotto". Si deve presumere che molti sostenitori vedano l'accordo quadro come una tappa intermedia sulla via dell'adesione all'UE.

*professore emerito dell'Università di San Gallo in diritto commerciale svizzero, europeo e internazionale, è stato giudice (su nomina del Principato del Liechtenstein) presso la Corte dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) dal 1995 al 2018, Corte che ha presieduto dal 2003 al 2017.

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

IL FEDERALISTA

L'UE propone alla Svizzera il "modello Ucraina". L'ex giudice: accordo inaccettabile

IL FEDERALISTA

Clima: Svizzera condannata. La sentenza della CEDU secondo Gysin, Regazzi e Rossi

IL FEDERALISTA

Svizzera-UE, i rischi della Corte europea: "Da ammiratore della democrazia elvetica faccio fatica a comprendere che..."

POLITICA E POTERE

Da Berna semaforo verde al mandato negoziale con l'UE. E l'UDC non ci sta: "La Svizzera sarà la grande perdente"

IL FEDERALISTA

I soldi sequestrati ai russi per sostenere l'Ucraina?

TELERADIO

Questa sera a Matrioska “Svizzera-UE: percorso minato”

In Vetrina

EVENTI & SPETTACOLI

Un inverno più goloso con la “Rassegna ticinese della cazzoeula"

24 GENNAIO 2025
BANCASTATO

Addio a Bernardino Bulla: il commosso ricordo di Cieslakiewicz

21 GENNAIO 2025
BENESSERE

Un sorriso al primo sguardo: ecco la nuova Oasi Belvedere

20 GENNAIO 2025
LETTURE

"Il Sorvegliante dei Colori del Lago", l'ultimo romanzo di Marco Bazzi

14 GENNAIO 2025
BANCASTATO

BancaStato, Fulvio Soldini nuovo responsabile del Private Banking di Chiasso

09 GENNAIO 2025
EVENTI & SPETTACOLI

Da Zonta Club Locarno oltre 12mila franchi per il Soccorso d’Inverno

18 DICEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

La Lega e la scelta di Piccaluga

21 GENNAIO 2025
POLITICA E POTERE

Niente canone radio-TV per le aziende? Tre domande a Fabio Regazzi

18 GENNAIO 2025
ENIGMA

Cosa dobbiamo aspettarci dal Trump bis?

19 GENNAIO 2025