CHIASSO - Il PPD di Chiasso scende in campo contro la vicesindaco, Roberta Pantani. In un comunicato stampa la sezione popolare-democratica prende spunto dalle recenti dichiarazioni di Pantani nei confronti del parroco Don Gianfranco Feliciani “in cui affermava che “il suo amore (di Don Feliciani, ndr) per i migranti rimane invece incondizionato, tanto da utilizzare per la funzione di chierichetti bambini provenienti da altre culture, migranti pure loro. Ora, con tutto il rispetto dei bambini, che sono uguali in tutto il mondo, mi chiedo quale sia la recondita ragione di tale atto".
Pesanti le accuse della vicesindaco sull’operato di Don Feliciani al punto di chiedere alla Curia di prendere dei provvedimenti al riguardo. Inoltre l’intervento che ha fatto indignare in modo particolare è l’accusa verso la scelta dei chierichetti, scelta definita da Pantani di ripiego, in quanto non vi sarebbe a suo dire, più disponibilità di fedeli locali.
Secondo Pantani, don Feliciani sarebbe stato costretto a ripiegare su bambini immigrati accusati di non conoscere nemmeno le funzioni ecclesiastiche. Ancora una volta la Signora Pantani è incorsa in uno dei suoi tipici svarioni a sfondo populista. Se avesse approfondito un minimo la questione avrebbe scoperto che i chierichetti da lei presi di mira sono di origine eritrea, quindi cristiani, che partecipavano alle funzioni religiose ben prima di arrivare a Chiasso.
Oltretutto si tratta di figli adottivi (con passaporto rossocrociato) di una coppia ticinese con radici saldamente nostrane. Considerato anche il ruolo che la Signora Pantani ricopre a livello federale è inqualificabile la crociata xenofoba, populista e anticlericale fatta sulla pelle di due innocenti bambini. Crociata dalla quale il nostro partito prende le distanze in maniera chiara e netta condannando senza se e senza ma il bieco attacco sferrato dalla municipale leghista. Vista la gravità delle affermazioni della Vicesindaco il nostro partito chiede al Municipio di distanziarsi pubblicamente. Si invita inoltre l’Esecutivo a valutare se la Signora Pantani sia ancora la persona adatta nel dirigere il dicastero socialità, che si occupa tra l’altro delle delicate questioni legate all’integrazione delle persone più deboli”.