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06.12.2018 - 14:400

Il PLR 'pettina' il presidente del PS Levrat: "Con un italiano a dir poco imbarazzante chiede soldi agli imprenditori ticinesi, che i socialisti dipingono come furfanti"

“Muovendosi con la grazia proverbiale dell’elefante nella cristalleria non trova di meglio nel suo delirante scritto che sparare addosso al PLR”

BELLINZONA - Il Partito liberale radicale “pettina” il  presidente del partito socialista svizzero, Christian Levrat. Il quale, scrive, “sfoderando un italiano imbarazzante e poco coerente con la grande attenzione all’italianità vantata di recente, ha fatto recapitare in Ticino una lettera di richiesta di donazione ad aziende. Un atteggiamento poco coerente da parte di un partito che dipinge spesso i nostri imprenditori come furfanti e che sono sempre pronti ad ostacolare sgravi fiscali peggiorando le loro condizioni quadro”.

 

Muovendosi con la grazia proverbiale dell’elefante nella cristalleria, proseguono i vertici del PLR, “e facendo sfoggio di totale mancanza di eleganza politica, Levrat non trova di meglio nel suo delirante scritto che sparare addosso al PLR, ignorando ad esempio la recente collaborazione per combattere la pericolosa iniziativa UDC “per l’autodeterminazione”, come se non fosse mai esistita e non avesse contribuito al risultato dello scorso 25 novembre. Il presidente del PS parla dei rappresentanti liberaliradicali come di - citiamo - “Persone per le quali vale solo il potere dei più forti e che usano come strumenti l’esclusione, la diffamazione e l’odio”. Termini che confermano la rinomata arroganza intellettuale di certa sinistra da salotto e che si commentano da soli”.

 

E ancora: “Forse il buon Levrat, fresco di rielezione, farebbe bene a pensare alle sorti del suo PS nazionale - sente forse il fiato sul collo per l’ottimo lavoro di Petra Gössi e del PLR in generale? – anziché preoccuparsi di mettere sotto tutela i socialisti ticinesi. Oppure sono proprio i compagni nostrani ad essersi rivolti a Berna alla ricerca di un approdo d’emergenza lanciando il più classico degli SOS?

 

Non è necessario dare una risposta a questa domanda, perché non ci stancheremo di ribadire la ferma volontà di tutti i rappresentanti del PLRT di lavorare per un Ticino diverso anche da quello promosso con lettere come quella di Levrat e compagni. Un Ticino dalla parte di chi crea posti di lavoro e paga le imposte, che dica basta agli abusi sul mercato del lavoro. Un Ticino che sostenga ad esempio con 3 milioni l’anno (concretezza) chi è costretto a rimettersi in pista dopo aver perso il lavoro e che crei 1000 nuovi posti di apprendistato in tempi brevi per assicurare un futuro lavorativo ai nostri giovani.

 

 

 

Il PLRT si batte per una politica PER e non una politica CONTRO caratteristica di taluni partiti e movimenti. Un Ticino maggiormente e fieramente svizzero che proponga una politica di nuovo credibile e di qualità”.

 

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