POLITICA E POTERE
"Stop ai sussidi agli stranieri", le condizioni della Lega per firmare il preventivo
"Le nostre proposte non sono sulle spalle del solito contribuente ticinese, ma portano un senso concreto al concetto prima i nostri”
TiPress/Pablo Gianinazzi

BELLINZONA - Basta sussidi ai permessi B, niente spese superflue per gli asilanti, ridimensionamento dell’amministrazione cantonale. Sono, in estrema sintesi le tre proposte formulate dalla Lega per riequilibrare le finanze cantonali: “Sì al preventivo 2024 solo se si tutelano gli interessi dei ticinesi”. Il capogruppo Boris Bignasca e i deputati Andrea Sanvido e Alessandro Mazzoleni hanno diramato oggi una nota stampa indicando le ricette del movimento.

“Il Gruppo Parlamentare della Lega – si legge nel comunicato - sottolinea tre punti cruciali ma soprattutto ragionevoli per garantire una gestione finanziaria responsabile ed in grado di evitare inutili sperperi dei soldi delle ticinesi e dei ticinesi. Basta mettere le mani in tasca ai ticinesi a copertura del deficit.

1. Proponiamo l’interruzione dei sussidi agli stranieri con permesso B. Ed è veramente il minimo che si possa fare in una situazione di ristrettezze. Questa misura, se attuata, porterà a un risparmio di decine di milioni di franchi. Riteniamo fondamentale concentrare le risorse sulle reali esigenze della comunità ticinese. In questo settore non accetteremo, inoltre, tagli indiscriminati dei sussidi di cassa malati alle famiglie ticinesi.

2. Proponiamo di mantenere il blocco parziale delle sostituzioni nell’amministrazione cantonale. Un blocco, ad esempio, al 50% delle sostituzioni consentirebbe un risparmio di 11 milioni di franchi all’anno, avendo un impatto positivo nel medio e lungo termine sul bilancio. E soprattutto non andrebbe a gravare sulle tasche dei dipendenti attuali dell’amministrazione. Non sostituire una parte di chi va in pensione è un sistema indolore per ridimensionare a tappe un’amministrazione che negli ultimi anni è solo cresciuta.

3. Chiediamo che la spesa per la gestione degli asilanti non superi i finanziamenti forniti dalla Confederazione e cioè 50 milioni (evitando quindi buchi poi fatti pagare al contribuente ticinese). Il Cantone non deve aggiungere un centesimo a questa cifra.

La Lega con queste proposte si impegna portando concretamente delle soluzioni e delle misure di risparmio atte a migliorare i conti del Cantone. Le nostre proposte non sono sulle spalle del solito contribuente ticinese, ma portano un senso concreto al concetto “prima i nostri”. Bisogna diminuire le spese in determinati settori come quello degli asilanti, basta regali!”.

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