POLITICA E POTERE
Le bombe di Dadò: "In Ticino c'è chi guida l'auto a fari spenti"
Il discorso del presidente del Centro al Comitato cantonale: "E i nodi stanno venendo al pettine, ad uno ad uno, con i relativi disastri per la nostra comunità"
TiPress/Pablo Gianinazzi
LISCIO E MACCHIATO

La vittoria di Trump e il Dadò furioso

06 NOVEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

La vittoria di Trump e il Dadò furioso

06 NOVEMBRE 2024
POLITICA E POTERE

Dadò: il "caso Gobbi", gli agenti a processo e Zali sugli etilometri non calibrati

30 OTTOBRE 2024
POLITICA E POTERE

Dadò: il "caso Gobbi", gli agenti a processo e Zali sugli etilometri non calibrati

30 OTTOBRE 2024

di Fiorenzo Dadò (estratto dall'intervento al comitato cantonale) *

Purtroppo da tempo si ha la sensazione che in Ticino c’è chi stia guidando l’automobile a fari spenti, in un buio che è reso profondo dall’improvvisazione, dalla mancanza di obiettivi, e dalla sostanziale mancanza di coinvolgimento dei cittadini, a cui si aggiunge la superbia del primo della classe. E i nodi stanno venendo al pettine, ad uno ad uno, con i relativi disastri per la nostra comunità.

Se un consigliere di Stato che guida con un presunto stato in ebrietà e potrebbe aver ricevuto un trattamento di favore, invece di spiegarsi subito si nasconde e una volta scoperto assume un mastino del foro per minacciare i giornalisti, e a pagare e venir processati sono dei poliziotti, cosa devono pensare i cittadini?

Se nella Giustizia ticinese, la cui incuria è evidente e per la quale nessuno se n’è occupato, si sta inscenando una guerra fratricida, con un giudice che invece di occuparsi di crimini si prodiga a spedire foto di peni giganti e bambini che leccano i maiali, cosa devono pensare i cittadini?

Se un terreno pagato all’Esercito ben 16 milioni di franchi per costruire un nuovo ospedale, spacciato dal Governo al Gran Consiglio come l’affare del secolo, salta fuori che non è edificabile e siamo stati ingannati, cosa devono pensare i cittadini e i bellinzonesi. 

E saremmo noi a delegittimare le Istituzioni?

Che non si giri il bambino nella culla gettando fumo sulla verità. I responsabili di queste e altre situazioni che se ne assumano le responsabilità.

Di fronte a questi e altri errori che stanno penalizzando i cittadini, nessuno prova vergogna, nessuno arrossisce, nessuno se ne assume la responsabilità politica, che è sempre, rigorosamente e sistematicamente, scaricata su qualcun d’altro; di solito un funzionario in pensione o un pesce piccolo e sacrificabile della gerarchia; se va bene, dato che non può più difendersi, su un morto.

Per contro, chi osa avere opinioni diverse o solleva un dubbio è visto con sospetto, chi si oppone con argomenti viene insultato, chi osa togliere il coperchio a qualche pentola puzzolente, è da intimidire con il dileggio e la minaccia.

È questo atteggiamento antidemocratico e non consono alle tradizioni ticinesi che non può più essere accettato e che tutti i politici dovrebbero seriamente rifiutare con coraggio, senza alcun timore.

Il Ticino è la terra di tutti, i soldi dello Stato sono i soldi dei cittadini, l’immagine del Ticino nel resto della Svizzera è l’immagine, la faccia di tutti noi.Per questo sono beni preziosi, che vanno curati con sentimento, il dialogo e il rispetto delle opinioni altrui.

A contare continuano e continueranno ad essere i fatti, quel che viene realizzato, la qualità e onestà del proprio operato, la risposta concreta che viene data ai problemi della gente e della comunità.

E a contare c’è anche e sempre l’esempio che diamo agli altri, cosi come ci hanno insegnato i nostri antenati e i padri della nostra Patria. 

Il politico non è né un superuomo né un santo, e non si può chiedere a nessuno di essere acqua e sapone come nel mondo dei fumetti. Se si sbaglia, si può chiedere scusa e di solito si viene perdonati.

Siamo tutte persone con le nostre debolezze e possiamo anche sbagliare, ma certi andazzi, certi modi disinvolti di fregarsene degli sbagli e di interpretare il ruolo importante che ricopriamo, danneggiano pesantemente l’immagine delle Istituzioni facendo vacillare sempre più la fiducia dei cittadini nei confronti dello Stato e della Giustizia.

Disinteresse, disaffezione, scarsa partecipazione alla vita comunitaria, sfiducia nell’azione dello Stato, seguita dalla proliferazione di movimenti popolari e di protesta, sono solo alcuni dei sintomi preoccupanti sotto gli occhi di tutti.

Di fronte a certi malandazzi e a questo menefreghismo che vediamo persino in Magistratura, non va biasimato il cittadino che si allontana dalle Istituzioni, semmai va capito. 

Il Centro, quindi tutti noi, proprio e ancor di più per il successo ottenuto nelle elezioni e per il ruolo di secondo partito cantonale che ci è stato affidato, non può chiudere gli occhi ma deve continuare con la sua politica della trasparenza, a difesa dei valori come la decenza, il buonsenso e il rispetto che ogni cittadino merita, senza lasciarsi intimidire e tanto meno lasciarsi insultare. 

Noi crediamo che solo in questo modo, la politica e i politici posso tornare ad essere i timonieri affidabili e riconosciuti dalla popolazione in una democrazia diretta come la nostra. 

* presidente del Centro

 

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

POLITICA E POTERE

Incidente di Gobbi, ecco tutte le domande di Dadò al Consiglio di Stato

POLITICA E POTERE

La sfuriata di Dadò: "Se la Giustizia cade a pezzi non è per mancanza di lusso"

POLITICA E POTERE

300 franchi bastano? Dadò e Speziali possibilisti. No di Farinelli, Gianini e Fonio. E Regazzi...

POLITICA E POTERE

Dadò: “Assumi, tassa e spendi…”. E punta il dito contro Gobbi e la polizia gonfiata

POLITICA E POTERE

Galfetti: "Più che di caso Gobbi, bisognerebbe parlare di caso Dadò"

IL FEDERALISTA

Cosa votare sulle casse malati? L'uovo di Bruno Cereghetti

In Vetrina

ENERGIA

Lugano, due nuovi direttori per le AIL

05 DICEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Viaggiare verso il Natale: mercatini e panorami incantati

29 NOVEMBRE 2024
LETTURE

“Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni e storia del rally in Ticino”. Giorgio Keller torna con il secondo volume 

26 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

La magia dell’inverno sul Monte Generoso: sconti e novità per tutti

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Tutto pronto per l'inizio di Vini in Villa a Lugano

22 NOVEMBRE 2024
EVENTI & SPETTACOLI

Flavio Sala: “L’Ultima Sciances”. Perché la vita affettiva non va in pensione

21 NOVEMBRE 2024
LiberaTV+

ANALISI

Il PLR e il rischio di un colpo di teatro effimero

02 DICEMBRE 2024
POLITICA E POTERE

Niente mobbing al Tribunale, l'avvocato Bersani: "Prendo atto con rammarico. Ma..."

02 DICEMBRE 2024
LISCIO E MACCHIATO

RSI, licenziata per un tweet. Zali vs Regione, che scontro!

04 DICEMBRE 2024