Rabbia e amarezza sulle non-risposte del Governo. Sirica: "Nessuna proposta concreta". Piccaluga: "Il Governo deve fare il Governo"

BELLINZONA – Non capita spesso di vedere Partito socialista e Lega dei ticinesi fianco a fianco, davanti alla stampa, a parlare la stessa lingua. Eppure, il tema dell’attuazione delle due iniziative popolari approvate dal popolo il 28 settembre è riuscito dove la politica raramente riesce: unire due fronti opposti nella delusione verso il Governo. Dopo l’incontro di oggi – riporta il Corriere del Ticino - con il Consiglio di Stato, entrambi i partiti hanno espresso rabbia e amarezza per le risposte ricevute. O meglio, per le non-risposte.
Davanti a Palazzo delle Orsoline, i volti della giornata sono stati Fabrizio Sirica, co-presidente del PS, e Daniele Piccaluga, coordinatore della Lega. Entrambi, allineati nella critica, non hanno nascosto la loro frustrazione. “Sostanzialmente abbiamo perso un mese di tempo,” ha dichiarato Sirica. “Ci aspettavamo soluzioni concrete, ma non è arrivato nulla.”
Piccaluga ha rincarato la dose: “Dal Governo mi aspetto che faccia il Governo. C’è stata una chiara volontà popolare e non vedo perché non possa essere rispettata. Il 2026 deve restare un obiettivo da tenere in considerazione.”
Da quanto emerso, il Consiglio di Stato avrebbe chiesto pazienza, spiegando che un’attuazione completa entro il 2026 è impossibile, e che un messaggio parziale sarà licenziato nella prima metà del 2026. Una tempistica che, però, non convince gli iniziativisti.