Il Comitato promotore si attende ora una presa di coscienza da parte di Consiglio di Stato e Gran Consiglio, a cui è demandata la trattazione del tema

BELLINZONA - Il Comitato promotore dell’iniziativa popolare legislativa elaborata “Smartphone: a scuola no!” comunica di aver consegnato oggi oltre 11'000 firme vidimate alla Cancelleria dello Stato a Bellinzona. L’obiettivo delle 7'000 firme necessarie per imporre alla politica di trattare il tema è stato ampiamente superato.
"Il Comitato interpartitico, che comprende anche membri della società civile quotidianamente confrontati con le note problematiche derivanti dall’uso eccessivo degli smartphone da parte dei giovani – come pediatri, medici e rappresentanti della scuola – si dice molto soddisfatto del risultato raggiunto, alla luce della massiccia adesione all’iniziativa e del chiaro sostegno da parte della popolazione - si legge nella nota stampa -.
In considerazione dell’evidente importanza del tema e della riuscita dell’iniziativa “Smartphone: a scuola no!”, il Comitato promotore si attende una presa di coscienza da parte di Consiglio di Stato e Gran Consiglio, a cui è demandata la trattazione del tema, e invita il DECS a intraprendere i passi necessari per attuare quanto richiesto dall’iniziativa, coinvolgendo nelle discussioni gli iniziativisti.
È dunque ora l’occasione per avviare un dibattito serio sul tema, anche in ragione delle misure adottate di recente in molti altri Stati; ultimo, in ordine di tempo, l’Australia, che ha deciso di vietare i social media ai minori di 16 anni".
Il Comitato promotore dell’iniziativa è composto da: Fiorenzo Dadò, Giorgio Fonio, Giuseppe Cotti, Maurizio Agustoni, Henrik Bang, Stelio Belloni, Claudio Codecà, Gianluca D’Ettorre, Lara Filippini, Christian Garzoni, Simona Genini, Franco Lazzarotto, Pierfranco Longo, Amalia Mirante, Paolo Pamini, Giovanna Pedroni, Maristella Polli, Alessandro Polo, Andrea Rigamonti, Stefano Tonini.