La nota del PLR sull'approvazione del Preventivo: "Non è un assegno in bianco al Governo, ma la base tecnica e politica per lavorare immediatamente alle due iniziative sui premi di cassa malati"

BELLINZONA – Il Ticino si è risvegliato con il Preventivo 2026 approvato. Nella tarda serata di ieri, infatti, è arrivato il semaforo verde da parte del Gran Consiglio al secondo giorno di dibattito. Il rapporto di maggioranza di PLR e Centro è stato approvato con 38 voti favorevoli, 28 contrari e 14 astensioni. Dal preventivo è stata stralciata la voce riguardante i tagli ai sussidi di cassa malati ed eliminato il punto concernente la non sostituzione dei partenti dall’Amministrazione cantonale.
Per il PLR, il risultato di ieri sera “non rappresenta un assegno in bianco al Governo, ma la base tecnica e politica necessaria per poter lavorare immediatamente all’attuazione delle due iniziative cantonali sui premi di cassa malati e agli altri importanti e onerosi cambiamenti decisi dal popolo”. Ma non solo. “Perché guardando oltre il preventivo e pensando al lavoro per il 2026, ora servono tempistiche chiare e un piano di riforme concentro e coraggioso”.
Nel comunicato stampa in merito al preventivo, non mancano frecciatine indirizzate alla Lega. “A livello politico, il PLR prende atto che la Lega (e l’UDC) si affida a rapporti declamatori e illusori, come se non avesse una responsabilità di governo. In questo senso, ci aspettiamo che i ministri direttamente coinvolti nelle due iniziative portino in modo chiaro le misure compensative necessarie alla loro entrata in vigore”.
Il PLR non chiede al Governo “di trovare la formula magica per risolvere una situazione complessa, ma chiede qualcosa di più concreto: proposte di riforme coraggiose e concrete. In particolare su tre fronti: sui sussidi, perché non possono essere “a vita” e non possono diventare un diritto culturale; sui costi della sanità, dove continuiamo ad alimentare una macchina che cresce più in fretta del reddito di chi la paga; sulla riforma dell’amministrazione, dove sappiamo che possiamo migliorare molto, anche sul fronte della soddisfazione di chi ci lavora”.
Stimoli, secondo il PLR, che “non possono rimanere chiusi nel cassetto. Il 2026 deve essere l’anno in cui il Governo si presenta con pacchetti di riforma coraggiosi e visionari”. Con il nuovo anno alle porte, il PLR annuncia che uno dei cavalli di battaglia dei liberali radicali sarà la “sburocratizzazione”. “Chiediamo – si legge – al Governo di proporre un pacchetto cantonale di sgravio normativo, far partire una revisione sistematica di regolamenti e procedere e adottare una strategia di digitalizzazione diffusa e capillare, anche nella mentalità e nell’approccio di qualsiasi ufficio”.