CORONAVIRUS
Una petizione online chiede che la frequenza non sia obbligatoria. "Decidano i genitori quando riesporre la famiglia al rischio"
A lanciarla, dopo quella di qualche giorno fa per non far riaprire, Claudio Schneeberger assieme a Barbara Ranieri. "I nostri figli, i genitori, i nonni e gli insegnanti non sono cavie"

CHIASSO – La riapertura delle scuole continua a far discutere. Sul web il rappresentante leghista di Chiasso Claudio Schneeberger, assieme a Barbara Ranieri, ha lanciato un’altra petizione, rivolta al Consiglio di Stato, dopo quella che chiedeva di non riaprire, per chiedere una maggior collaborazione tra scuola e famiglie e soprattutto la sospensione dell’obbligo della frequenza.

 “Se e quando riesporre il proprio nucleo famigliare ad un nuovo rischio pandemico, invece, deve essere una scelta solo e soltanto dei genitori”, scrivono. “Noi genitori chiediamo dunque alla politica: di far prevalere l’11 maggio il principio di cautela, consentendo ai genitori di poter scegliere se far ritornare a scuola i propri figli o continuare con la didattica a distanza; di riflettere con più calma sulle modalità di riapertura a settembre, quando si disporrà di maggiori conoscenze; essendo la scuola dell’obbligo basata sulla collaborazione tra scuola e famiglie, che queste vengano interpellate con maggiore frequenza per raggiungere soluzioni sempre più condivise; di tradurre tutto questo nella sospensione della frequenza obbligatoria In classe (così come avviene in Francia), limitando l’obbligo solo per chi deve sostenere gli esami di fine ciclo scolastico, come in quarta media o per gli apprendisti”.

“Né i nostri figli, né noi genitori, né i nonni, né gli insegnanti, possono essere considerati come cavie”, affermano con forza e concludono: “Chiediamo al Consiglio di Stato di dar seguito agli appelli di medici, politici e rappresentanti della società civile ticinese perché la riapertura delle scuole a maggio è una decisione politica, non scientifica: Sospensione dell’obbligo di frequenza in classe per tutti!”.

Per firmare clicca qui

 La petizione è stata lanciata pochissimi minuti fa.

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