CORONAVIRUS
Via libera alla vaccinazione delle farmacie, per ora è un test. I contagi stanno per diventare esponenziali
De Rosa, Merlani e Zanini hanno lanciato una nuova campagna a favore degli indecisi, pur sottolineando che quella di vaccinarsi è una scelta personale. Adesso il 70% degli ospedalizzati ha meno di 70 anni

BELLINZONA - Conferenza stampa per aggiornare la popolazione su vaccinazione e situazione epidemiologica, parola a Raffaele De Rosa, Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità, Giorgio Merlani, Medico cantonale e Giovan Maria Zanini, Farmacista cantonale.

De Rosa: "Adesso ci si potrà vaccinare anche in farmacia"

"Vaccinazione nelle farmacie. Si tratta di favorire e incentivare la vaccinazione, la strategia prevede di andare incontro al cittadino, per esempio a Giubiasco si possono scegliere data e ora. Grazie a chi ha deciso di fare il passo, il tasso di vaccinazione è buono, soprattutto sopra i 60 anni ma non ancora sufficiente per evitare ancora sovraccarichi degli ospedali. Come Consiglio di Stato abbiamo deciso di potenziare il dispositivo ospedaliero contro il Covid, come presentato qualche giorno fa".

"Prevenire è meglio che curare. Abbiamo ancora 100mila persone vaccinabili che non si sono annunciate. I sondaggi dicono che in Ticino gli indecisi sono il 30%. Lanciamo oggi una campagna di sensibilizzazione per cercare di rispondere ai dubbi che ancora potrebbero esserci. Lo slogan è "meglio se vaccinati", la vaccinazione è un gesto di responsabilità verso noi e verso gli altri, permette di partecipare in sicurezza a tutte le attività sociali e di vita quotidiana che tanto ci sono mancate. Anche sul piano federale partirà una campagna dove si punterà sulla disponibilità dei vaccini, con l'invito a non attendere. Il nostro taget è tutta la popolazione, in particolare gli over 50 che rischierebbero un decorso più grave". 

"I vaccini si stanno rivelando adeguati anche contro le varianti. C'è attenzione alle controindicazioni, c'è un monitoraggio accurato e intenso. Quello dell'EOC è il centro di riferimento a livello nazionale per lo studio delle controindicazioni. Vedo timore per gli effetti collaterali della seconda dose: effetti spiacevoli ma meno gravosi di quelli della malattia. Li stiamo purtroppo scoprendo, ma bisogna riflettere anche sulle conseguenze a lungo termine della malattia, compreso il Long Covid. Vaccinarsi è comunque una scelta personale, rispetteremo la volontà di chi decide di non vaccinarsi".

"Da inizio luglio abbiamo regolari e nuove ospedalizzazione. Abbiamo 15 ospedalizzati non vaccinati su 18, a livello nazionale la percentuale degli ospedalizzati non vaccinati è del 98%: dati ce la dicono lunga".

Merlani: "Le ospedalizzazioni riguardano per il 70% le persone sotto i 70 anni"

"C'è stato un aumento dei casi del 35% rispetto a settimana fa, del 50% rispetto a due settimane fa, ci stiamo avvicinando al cambiamento di velocità della curva, si sta per passare alla curva esponenziale. Il rientro dale vacanze influirà su questi dati. Già da metà giugno, inizio luglio, è cambiato qualcosa: se c'è un differenza rispetto ad autunno dello scorso anno è che la pendenza della curva è più bassa. I motivi sono tre: sappiamo che il virus tornerà, al contrario dell'anno scorso, poi tante persone si sono infettate nel frattempo e dunque abbiamo una certa immunità e poi ci sono le vaccinazioni. I casi di positività sono un terzo, quasi la metà, importati dalle vacanze, spesso ci sono dei piccoli focolai. Con la variante Alfa capitava di avere un caso unico in famiglia, con la Gamma tutta la famiglia si infettava, adesso se c'è un caso in famiglia tutti si infettano, tranne i vaccinati. La variante Delta ormai è al 100% in Ticino. Vorrei sottolineare due dati. L'insieme dei casi positivi della prima e della seconda ondata rappresenta circa 35mila persone, quindi circa il 10% della popolazione si è infettato, con gli asintomatici arriviamo al 20%. La prima ondata vedeva la metà dei contagiati sopra i 70 anni, nella seconda ondata l'età si è abbassata, ora i positivi sono soprattutto giovani e molto giovani, poi può succedere che passi ai meno giovani, ma le persone un po' più anziane di solito sono vaccinate. Le ospedalizzazioni riguardano, ora, al 70% persone sotto i 70 anni, si è spostata molto la ripartizione di età delle persone in ospedale, quelle più vulneraili essendo più vaccinate sono meno ricoverate".

"Una persona vaccinata è una che ha ricevuto la seconda dose di un vaccino autorizzato in Svizzera almeno 15 giorni fa. Abbiamo ringraziato i sanitari, i giovani che malgrado a basso rischio stavano attenti, ora applaudiamo i più anziani che si sono vaccinati, tra i 70 e gli 80 anni abbiamo circa il 90% dei vaccinati. Chi conosce persone che sono morte di Covid ha preso sul serio il tema e si è vaccinato. Più scendiamo nelle fasce di età più diminuisce il tasso dei vaccinati, comprensibile visto che ci si sente meno a rischio. Ma mi disturba che sotto i 50 anni cè ancora un 30% di non vaccinati, e sappiamo che quelli non vaccinati sopra i 50 anni sono 35mila. Tutto quello che abbiamo visto in termini di ospedalizzazioni, morti eccetera è successo per 35mila malati, se le 35mila persone sopra i 50 anni si ammalassero vivremmo un'altra ondata. Il virus circolerà in modo importante, sarà tollerato perchè infetta i giovani, e i Governi non avranno la capacità di mettere misure molto restrittive. Attenzione che l'ondata potrebbe essere più grande di quello che temiamo".

"Desideriamo che le persone decidano di vaccinarsi in modo adulto e autonomo, non costringiamo nessuno. Ma i vaccini fanno la differenza tra un'ondata di 35mila persone e un virus che circola senza grandi danni e senza sovraccarico del sistema sanitario".

Zanini: "Ecco come funzionerà la vaccinazione delle farmacie"

"Siamo nella fase 10, vaccino accessibile a partire dai 12 anni. A proposito dei giovani, Swissmedic ha omologato anche nella fascia di età 12-18 il vaccino Moderna. Per ciò che concerne i ragazzi dai 12 ai 15 anni, che vengono vaccinati a Giubiasco e presso 10 pediatri con Pfizer, abbiamo deciso di non modificare niente, quindi continuando con Pfizer visto che i numeri sono troppo piccoli da giustificare un cambio. Si sono iscritti 1400 ragazzi, settimana scorsa e questa settimana circa 400 giovani sono passati dai pediatri, siamo a un totale di 1800 persone sulle 13mila. L'unica conseguenza tirata dall'omologazione di Moderna è che prima chi si iscriveva da qualsiasi parte veniva trasferito a Pfizer, adesso anche i 17-18enni possono scegliere quale vaccino ricevere".

"Le dosi in Ticino sono 403mila, 210mila persone hanno ricevuto una dose, 193mila le hanno ricevute tutte. Il numero delle persone residenti in Ticino è leggermente inferiore, 190mila con almeno una dose e 200mila con le dosi, in tutto il 65% delle persone vaccinabili. Si tratta di un bicchiere tre quarti pieno ma possiamo riempierlo di più. Abbiamo cinque punti percentuali di vantaggio rispetto alla media svizzera".

"In Ticino abbiamo 204 farmacie aperte al pubblico, di queste 87 si sono messe a disposizione e soddisfano i requisiti per offrire la vaccinazione in farmacia. Non potevamo consentire a tutte di partire adesso coi vaccini, siamo costretti a cercare di concentrare i vaccini. Partiamo con una fase di test che inizierà sabato 21 agosto e proseguirà per due sabati, dove le farmacie a turno potranno offrire la vaccinazione. Avremo una farmacia per ogni circolo, a turno che vaccinerà il sabato. Raccomandiamo di guardare chi è la farmacia interessata. annunciarsi telefonicamente per permettere loro di organizzarsi. Si potrà anche passare per capire se c'è la possibilità di ricevere il vaccino senza aver prenotato. Poi decideremo come proseguire in base a come la popolazione recepirà l'offerta. Online trovate i nominativi delle farmacie che vaccinano".

"Non stiamo nascondendo nulla relativamente al vaccino, se ci fossero dei morti lo diremmo"

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