MELIDE – “Penso che Ignazio Cassis in questo discorso abbia dimenticato il suo ruolo, che è quello di consigliere federale e non di presidente di partito”. Così la co-presidente del Partito socialista ticinese Laura Riget ieri sera a Matrioska.
Il dibattito (clicca qui per guardare la puntata) era dedicato alla fusione tra UBS e Credit Suisse, ma ha affrontato anche il caso dell’intervento di Cassis durante la festa elettorale del PLR svoltasi domenica a Sant’Antonino.
Il ministro degli esteri, parlando a ruota libera, ha criticato duramente la politica dell’UDC e dei socialisti a livello federale (LEGGI QUI), parlando pure delle loro posizioni critiche sulla strategia di salvataggio del Credit Suisse adottata dal Governo.
Ma altre critiche ai due partiti le ha rivolte anche all’inizio del suo discorso, suscitando perplessità perfino tra gli elettori del PLR: “A Berna – ha detto Cassis - bisogna mandare il meglio, con una grande attenzione per questo fazzoletto di terra che non è il più considerato in Svizzera. In questo contesto c’è l’elezione ed è in questo contesto che dobbiamo lottare. Ma per che cosa? Per il Ticino? No, prima di tutto per i liberali, non per il Ticino. Se i socialisti e l’UDC polarizzano il dibattito, attaccando, facendo una politica che da una parte denigra le persone, e dall’altra una politica di ridistribuitone massiccia dove produrre ricchezza è un peccato morale… Ridistribuirla è bene, ma così facendo si ridistribuisce la povertà, non la ricchezza. Vogliamo essere tutti poveri in canna per essere uguali? Non è quello che noi liberali abbiamo voluto nel 1948 quando abbiamo vinto la guerra civile svizzera”.
Il giorno dopo a Cassis ha replicato il senatore e presidente dell’UDC Marco Chiesa: “Passi il fatto che siamo oramai in campagna elettorale ma le parole del Consigliere federale ticinese pesano come un macigno sulla politica cantonale e federale. Fanno rabbrividire” (LEGGI QUI).
Mancava una presa di posizione da parte del PS, che durante Matrioska Laura Riget ha espresso chiaramente: “Cassis dice che il Ticino è poco considerato a Berna, ma uno dei suoi compiti è anche quello di portare le preoccupazioni del Ticino a livello federale. Piuttosto che dare consigli a noi come socialisti o alla destra su come fare politica dovrebbe concentrarsi sui propri dossier. In questi anni come consigliere federale non direi che ha ottenuto tanti successi. Anche in vista della sua rielezione a dicembre sarebbe forse più utile che si concentrasse su questo piuttosto che dare consigli a noi”.