“Lo ammetto davanti a tutta la popolazione Ticinese. Sono stato io a scrivere sui muri", scrive in un post piuttosto confuso
LOCARNO – “Lo ammetto davanti a tutta la popolazione Ticinese. Sono stato io a scrivere sui muri. Scusa Alain Scherrer e Norman Gobbi, però penso che i problemi che succedono in Ticino molto più gravi, che la società sta andando a male e ci sono abusi dei diritti civili”.
Con un post piuttosto confuso pubblicato su Facebook, l’autore dei graffiti “Gobbi love” sui muri di palazzo Marcacci, sede del Municipio di Locarno, e su altri edifici adiacenti, è uscito allo scoperto, scusandosi pubblicamente.
“Io se sbaglio lo ammetto e a me di quello che scrive la gente nei commenti riguardanti questo post dei muri con le scritte non mi interessa niente! Io so i passi che ho fatto e i mattoni che mi hanno tirato addosso che mi hanno reso quello che sono!”, scrive l’autore.
Una persona che dice di sentirsi vittima di decisioni di autorità e di una “società malata”.
“Dopo tutto quello che mi hanno fatto passare il mio cuore è sempre più forte di prima! Perché io lotto per un Ticino migliore (…). Mi scuso con l’intera popolazione di Locarno con gli agenti della cantonale e della comunale e tutti i dipendenti del comune e con i proprietari del bar”.
E conclude con una chiara richiesta di aiuto e di attenzione: “Un muro si può pitturare all’infinito, una vita non la puoi né comprare né ridare”.