Il prodotto ticinese riconosciuto come il secondo miglior London Dry al mondo. Il co-fondatore: "Inaspettato. La vera sorpresa è..."
AGNO – La notizia è di quelle inaspettate. Una sorta di fulmine a ciel sereno che porta sorrisi e un' iniezione di autostima non indifferente. Il Gin Bisbino made in Ticino è stato 'eletto' dall'autorevole magazine Falfstaff quale secondo miglior London Dry al mondo alle spalle dello Stein Horn Gin.
Un riconoscimento importante quanto inaspettato. “È vero – commenta a Liberatv il co-fondatore e responsabile marketing Rupen Nacaroglu –. Ricordiamo che Falfstaff ci chiese due bottiglie, ma onestamente ci eravamo anche dimenticati di averle mandate. La vera sorpresa, però, è quella di essere stati davanti a tantissimi Gin importanti e conosciuti in tutto il mondo. Non si tratta di un premio ma di un riconoscimento internazionale che fa davvero piacere oltre che confermarci che stiamo svolgendo un buon lavoro”.
Il riconoscimento spalanca le porte al mercato estero? “A dire il vero al momento, siamo concentrati sul mercato svizzero e ci interessa crescere a livello nazionale. In passato, abbiamo avuto qualche discorso preliminare ma niente di concreto. Speriamo che quest'uscita possa portarci ad esportare il nostro Gin Bisbino anche all'estero. Ma, ripeto, il lavoro da fare a livello svizzero è tanto e richiede energie e forze”.
Il Ticino ha, quindi, il secondo miglior 'London Dry al mondo'. Un'attestato di stima che deve fungere da iniezione di fiducia a tutto il settore enogastronomico ticinese. “È così – conclude Nacaroglu –, serve più coraggio per portare i propri prodotti anche oltre Gottardo. Da lì poi si aprono le porte verso altri Paesi come, per esempio, Francia e Germania. Serve la volontà, e l'energia di provare sempre di più a portare il Ticino fuori dai nostri confini”.