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27.09.2020 - 15:050
Aggiornamento: 17:35

"Per l'ennesima volta la partitocrazia euroturbo è stata sconfessata dall'elettorato"

Nonostante la probabile sconfitta a livello nazionale, la Lega esulta per il sì all'iniziativa UDC. E avverte: "La prossima battaglia è quella contro l'accordo quadro, che ci trasformerebbe in una colonia dell'UE"

LUGANO - Nonostante la sconfitta a livello nazionale, la Lega dei Ticinesi "prende atto con soddisfazione dell’esito della votazione in Ticino sull’iniziativa per la limitazione", dato che il nostro Cantone è andato in controtendenza.

"Per l’ennesima volta, la maggioranza dei ticinesi, sostenendo l’iniziativa, ha rifiutato la devastante libera circolazione delle persone senza limiti voluta dalla partitocrazia, che ha avuto effetti deleteri sul mercato del lavoro, sulla sicurezza, sull’ambiente, sulla viabilità, sulle assicurazioni sociali, ... Anche in quest’occasione, Lega e Udc si sono dimostrate le uniche forze politiche schierate dalla parte della maggioranza dei ticinesi su un tema fondamentale per il futuro del Cantone e della Nazione quale sono i rapporti tra Svizzera ed UE", scrivono in via Monte Boglia. "E per l’ennesima volta la partitocrazia euroturbo PLR-PPD-PS-Verdi - che per settimane si è prodotta, assieme ai media “mainstream” e alle lobby padronali e sindacali, in  un’allarmante operazione di diffusione di “fakenews” terroristiche e di lavaggio del cervello ai cittadini a sostegno della libera circolazione - è stata sconfessata dall’elettorato".

"Il voto ticinese purtroppo non basta a determinare l’esito della consultazione a livello nazionale", fanno però notare. "In parecchie regioni del Paese le deleterie conseguenze della libera circolazione incontrollata ancora non si manifestano in tutta la loro nocività. Quando anche i cittadini di queste aree apriranno gli occhi, sarà troppo tardi. I rappresentanti politici del nostro Cantone, indipendentemente dall’appartenenza politica, hanno ora più che mai l’obbligo di far valere la volontà dei ticinesi in tutte le sedi possibili: specialmente in quelle federali, ma non solo".

La prossima battaglia, spiega la Lega, sarà "quella contro lo sconcio accordo quadro istituzionale con l’UE, che trasformerebbe la Svizzera in una colonia di Bruxelles, e che le maggioranze politiche (PLR in primis) a seguito dell’esito a livello nazionale della votazione odierna pretenderanno di sottoscrivere in tempi rapidi, genuflettendosi per l’ennesima volta alla pretesa dell’Unione europea di comandare in casa nostra". 

Per quanto concerne la caccia, Amanda Ruckert riflette sul sistema di votazione svizzero. "Per la legge sulla caccia è un vero peccato. I limiti della democrazia: chiaramente passata nei Cantoni che conoscono il problema, bocciata da Città e Altipiano".

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