SECONDO ME
Bühler: "Hegel, il diritto e il buon senso ticinese"
"Manifestare pacificamente è un diritto. Bloccare strade, vandalizzare o causare scontri violenti non lo è"
TIPRESS
POLITICA E POTERE

"Chi provoca disordini o manifesta illecitamente si assuma i costi"

29 OTTOBRE 2025
POLITICA E POTERE

"Chi provoca disordini o manifesta illecitamente si assuma i costi"

29 OTTOBRE 2025
POLITICA E POTERE

Manifestazioni non autorizzate e costi, Marco Chiesa rilancia “Chi abusa, paga”

28 OTTOBRE 2025
POLITICA E POTERE

Manifestazioni non autorizzate e costi, Marco Chiesa rilancia “Chi abusa, paga”

28 OTTOBRE 2025

di Alain Bühler *

C’è un curioso fenomeno nel dibattito pubblico ticinese: ogni volta che si parla di responsabilità e di regole, spunta qualcuno che invoca filosofi per dimostrare che il buonsenso è reazionario. È accaduto martedì con l’editoriale del direttore de laRegione Daniel Ritzer, che ha deciso di tirare in ballo Hegel per spiegare che la destra ticinese “capovolge la moralità”. Peccato che a capovolgersi, in questo caso, sia il ragionamento stesso.

Hegel sosteneva infatti che una società civile funziona quando i cittadini rispettano le leggi non per paura, ma perché ne riconoscono la giustezza. È la libertà che si realizza nella responsabilità. E cosa c’è di più hegeliano di dire che chi abusa di un diritto deve risponderne?

L’iniziativa parlamentare che ho proposto insieme a una ventina di colleghi in Gran Consiglio e che chiede di far pagare i costi straordinari di polizia a chi li cagiona organizzando o provocando manifestazioni illecite non ha nulla a che vedere con un moralismo di parte. Non pretende di “punire” chi la pensa diversamente, ma di ristabilire un principio elementare: la libertà di uno finisce dove comincia quella degli altri. Manifestare pacificamente è un diritto. Bloccare strade, vandalizzare o causare scontri violenti non lo è. Ed è giusto che chi genera un costo straordinario se ne faccia carico, anziché scaricarlo sulla collettività.

Perché quei disordini non colpiscono solo le forze dell’ordine o i cittadini bloccati nel traffico: colpiscono anche l’economia reale. Ogni manifestazione non autorizzata che degenera in vandalismi, perturbazione del traffico o violenza significa incassi persi per ristoratori, commercianti, lavoratori che si vedono ostacolati nel loro lavoro quotidiano. A pagare, insomma, è sempre chi si comporta correttamente, mentre pochi imbecilli trasformano la piazza in un danno collettivo.

In altri Cantoni svizzeri questo principio è già in vigore, senza che nessuno abbia gridato alla dittatura. Un principio che non limita la libertà d’espressione e tanto meno quella di riunione, ma responsabilizza chi la esercita. E non crea alcun “chilling effect”, come sostiene Ritzer, se applicato con proporzionalità e buon senso: chi protesta in modo pacifico non paga nulla; chi prevarica le libertà altrui, sì. È la differenza tra un diritto e un abuso.

Forse il vero problema non è Hegel, ma la tendenza di certi ambienti intellettuali a scambiare l’impunità per progresso. Si può essere colti e allo stesso tempo disconnessi dalla realtà. Basta osservare quanto poco questo tipo di critica parli alla gente comune. La moralità di cui parla Hegel non è quella di un’élite che scrive editoriali, ma quella di una comunità che condivide valori elementari di ordine, rispetto e reciprocità. E su questo punto, la morale comune ticinese ha già deciso da che parte stare.

La verità è semplice: il diritto senza responsabilità si svuota, la libertà senza limiti degenera in anarchia e la tolleranza senza regole si trasforma in ingiustizia. Non c’è niente di “reazionario” nel ricordarlo. È il fondamento stesso della convivenza civile. Se difendere le libertà dei cittadini rispettosi delle regole significa “capovolgere Hegel”, allora ben venga: almeno lo rimettiamo in piedi, dopo anni di teorie rovesciate sul mondo reale. E se questo è il peccato capitale della destra ticinese, è un peccato che molti, oggi, sono ben felici di sottoscrivere.

* deputato UDC

Resta connesso con Liberatv.ch: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
Potrebbe interessarti anche

POLITICA E POTERE

Bühler: "Terzo genere: una distrazione ideologica dai veri problemi del paese"

POLITICA E POTERE

Alain Bühler sullo spot "Deportiamoli tutti": "Estremismo inutile. Un boomerang per i giovani AfD"

In Vetrina

LETTURE

SILVIVA pubblica "La scuola a cielo aperto": 200 proposte per apprendere nei territori

18 DICEMBRE 2025
PANE E VINO

GastroTicino, sette nuovi dirigenti della ristorazione

18 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

LAC, pubblico in crescita e conti in ordine

18 DICEMBRE 2025
LETTURE

“Le disuguaglianze in una società del benessere. Una questione cruciale per la Svizzera e il Ticino“ 

16 DICEMBRE 2025
EVENTI, CULTURA, TERRITORIO

"A Christmas Carol": concerto di Natale al LAC

16 DICEMBRE 2025
ENERGIA

Linea 5, in servizio i primi bus articolati elettrici: “Un passo decisivo per la mobilità del Luganese”

14 DICEMBRE 2025
LiberaTV+

POLITICA E POTERE

Vannacci a Mendrisio. Tre domande a Piero Marchesi

13 DICEMBRE 2025
POLITICA E POTERE

Dazi e Rolex, Trump, Keller-Sutter, voto sull'UE, finanze cantonali... Roberto Grassi a tutto campo

12 DICEMBRE 2025
POLITICA E POTERE

Capitan Vitta, i duelli alla messicana, l'offerta di Sirica e le vignette di Altan

15 DICEMBRE 2025