Con un importante investimento nelle energie rinnovabili il Gruppo Regazzi rafforza ulteriormente la sua leadership nell'economia circolare
BELLINZONA - Oltre 1'500 pannelli solari di ultima generazione, per una potenza installata di circa 600 kWp ed una produzione annua attesa di oltre 600'000 kWh sono in fase di installazione da inizio marzo sul tetto dello stabilimento di Gordola. Fabio Regazzi, Presidente del CdA, sottolinea che: "con una produzione di energia elettrica annua pari al fabbisogno di oltre 200 economie domestiche, saremo in grado di coprire oltre il 50% del nostro fabbisogno superando già da ora l'obiettivo della Strategia Energetica 2050" e aggiunge "si tratta di un investimento importante che abbiamo deciso di realizzare coniugando gli aspetti economici con quelli ambientali così come stiamo già facendo in altri ambiti delle nostre attività che" ricorda "si concentrano nella lavorazione del metallo, settore pilastro dell'economia circolare".
L’energia solare svolge infatti un ruolo centrale nell’attuazione della Strategia Energetica 2050. Gli obiettivi fissati per la produzione di calore ed elettricità da energie rinnovabili possono essere in buona parte raggiunti grazie agli impianti solari installati sui tetti e sulle facciate.
“La Svizzera ha deciso di agire contro i cambiamenti climatici e si è impegnata a dimezzare le sue emissioni di CO2 entro il 2030 (rispetto a quelle del 1990) e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La strategia a lungo termine prevede una diminuzione di quasi il 90% delle emissioni generate da trasporti, edifici e industrie,” afferma Regazzi.
La bocciatura lo scorso 13 giugno 2021 della revisione della legge sul CO2 non deve rappresentare un alibi per non fare investimenti verso la neutralità climatica e quindi a favore dell’ambiente. In quest’ottica l’impianto fotovoltaico che verrà installato dal Gruppo Regazzi sono di esempio e contribuiscono al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che il nostro Paese si è impegnato a raggiungere. In futuro si assisterà ad un aumento del fabbisogno di corrente necessario all'elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento. Aumento che sarà possibile soddisfare grazie allo sviluppo delle energie rinnovabili e in particolare del fotovoltaico, secondo il Consiglio federale. “Fra trent'anni, quando la Svizzera avrà disattivato tutte le sue centrali atomiche, il sole dovrebbe fornire il 45% dell'elettricità consumata nel Paese, contro il circa 4% oggi”, aggiunge Regazzi.