Secondo delle testimonianze rilasciate al Blick, l'impressione è che gli automobilisti siano volutamente tartassati
SVIZZERA – Siete in partenza per le vacanze? Allora è bene prestare attenzione ai prezzi della benzina. I grandi marchi del settore – riferisce nell'edizione odierna il Blick – praticano prezzi molto elevati e ben superiori ai piccoli distributori. Il quotidiano d'oltre Gottardo non usa mezzi termini parlando di 'margini favolosi', secondo le testimonianze dei più piccoli distributori.
Il prezzo del carburante sale, puntualmente, con l'arrivo dei mesi estivi, sinonimo di vacanze. Il sospetto è che gli automobilisti vengano volutamente tartassati. Per corroborare questa tesi i giornalisti della testata avanzano il caso dell’imprenditore Markus Gasser, che a Dagmersellen (LU) gestisce una stazione con cinque pompe, tutte diesel. Da lui il litro di gasolio costa 1,60 franchi, 20 centesimi in meno dell’attuale prezzo medio e di ben 30 centesimi inferiore agli 1,90 franchi richiesti nella non lontana area di servizio autostradale di Würenlos (AG).
Gasser dice di guadagnare bene con il carburante: acquista infatti il litro a 1,40 franchi. L’ultima fornitura, di 33’000 litri, è stata esaurita in pochi i giorni. Secondo il 53enne quelli praticati dalle grande stazioni di servizio non sono altro che "prezzi fantasia".
Ma i 'grandi' non ci stanno. La cooperativa Avia, leader del settore, spiega che le tariffe sono "individualmente alla pompa secondo i prezzi specifici di approvvigionamento e le condizioni di mercato regionali".