La municipale su Facebook: "È doloroso veder tagliare i due faggi, ma non è stato fatto a cuor leggero e senza prima tentare ogni alternativa per salvarli"
LUGANO – I faggi della discordia. Si è accesa la polemica dopo un post pubblicato su Facebook da un avvocato luganese in merito ai lavori di rifacimento della viabilità attorno alla stazione di Lugano. Lì, due faggi sono stati abbattuti dopo numerosi tentativi di darli vita nuova. Ma i faggi in questione non sarebbero sopravvissuti e l’operazione veniva a costare diverse centinaia di migliaia di franchi. Un post a cui ha replicato – sempre su Facebook – la municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi.
“Peccato – scrive Valenzano Rossi – leggere commenti che tacciano di “dementi” “ignoranti come cozze” coloro che si prodigano per far avanzare opere infrastrutturali per migliorare la Città nel comparto Stazione. Il Ticino e senz’altro Lugano hanno un ritardo sulle infrastrutture di mobilità di decenni. Il Cantone ha deciso di investire per dare al comparto infrastrutture moderne e al passo con i tempi. Sta lavorando con le FFS e con la Città per un nuovo sottopasso funzionale, un nodo intermodale per il trasporto pubblico al fine di garantirne il potenziamento auspicato e sostenibile, un tunnel per sgravare la rete stradale al collasso nel comparto, nuovi spazi per la formazione SUPSI e poi anche la sistemazione verde con l’auspicata apertura di un nuovo parco fruibile alla popolazione, la realizzazione e il potenziamento della rete ciclopedonale con il collegamento al Parco Tassino, oltre al Tram Tremo previsto dal Cantone”.
E ancora: “Si tratta di opere impegnative per andare nel futuro, non di capricci di “dementi ignoranti come cozze”. Mi dispiaccio davvero per questi commenti superficiali per tutti coloro (collaboratori seri di Cantone, Cittá, FFS e professionisti terzi) che si stanno adoperando seriamente per recuperare il tempo sprecato e per migliorare la qualità di vita dei cittadini e regalare alle nuove generazioni infrastrutture adeguate. La Città ha cercato di salvare tutte le piante possibili, spostando quelle che avevano la possibilità di sopravvivere. Metterà a disposizione dei parchi temporanea i per mitigare gli effetti molesti dei cantieri, per quanto possibile”.
“È doloroso veder tagliare i due faggi, ma non è stato fatto a cuor leggero e senza prima tentare ogni alternativa per salvarli. Senz’altro chi fa questi commenti saprebbe fare meglio, peccato non si siano messi a disposizione per occuparsi della cosa pubblica”.