POLITICA E POTERE
I Giovani del Centro: "Non solo le minacce a Dadò, violenza sempre più diffusa"
Sostengono che i comportamenti violenti derivino dalla "costante polarizzazione della discussione politica" e lanciano un appello alla stampa affinché "giochi un ruolo importante nel rimarcano la gravità di quanto succede"

BELLINZONA - La polarizzazione politica porta sempre più spesso a comportamenti che sfociano nella violenza, da tutte le parti, sia destra che sinistra: una deriva che va assolutamente fermata. Lo affermano in una nota, che commenta la lettera minatoria con proiettile ricevuta dal presidente del loro partito Dadò, ma allarga anche il discorso, dei Giovani del Centro, che condannano fermamente quanto accaduto e altri gesti come "insulti, minacce, attacchi fisici e/o verbali",

"L’episodio di estremismo politico che questa volta è capitato al nostro Presidente cantonale Fiorenzo Dadò, al quale va tutto il nostro sostegno, è solo l’ultimo di una lunga serie. Insulti, minacce, attacchi fisici e/o verbali sono purtroppo sempre più soventi, e non soltanto a livello politico. Si ha l’impressione che questa condotta venga concepita meno negativamente anche dall’opinione pubblica e che la gravità dell’accaduto venga spesso offuscata da parziali attenuanti", si legge infatti nella nota. Che analizza: "Si instaura in questo modo un meccanismo automatico che porta a dare una connotazione sempre meno negativa ad atti di questo genere".

Sulle "cause di questa preoccupante deriva" i Giovani del Centro non hanno dubbi. A loro avviso "sono da ricercare nella costante polarizzazione della discussione politica. Facciamo
riferimento in particolar modo ad azioni e comportamenti osservabili sia a destra che a sinistra come mostrato da una recente analisi del Servizio delle attività informative della Confederazione, poi ripreso di recente da RSI con un articolo dedicato".

Condannano "fermamente questo tipo di comportamento", osservando come "l’opinione pubblica dovrebbe rendersi conto che azioni di questo tipo sono da connotare in modo puramente negativo, senza se e senza ma" e lanciando dunque un appello alla stampa: "Oltre a diffondere le notizie dell’accaduto potrebbe anche giocare un ruolo importantissimo nel rimarcare la gravità dell’accaduto. Parallelamente ci appelliamo a tutte le forze politiche, affinché trovino il coraggio per deplorare questi gesti. La violenza, in qualunque forma, non può essere tollerata e va condannata da tutta la comunità. L’estremismo è sempre stato un ospite indesiderato in Svizzera e noi ci impegniamo affinché rimanga tale".

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