SECONDO ME
"Una rondine non fa... DECS. Il Dipartimento non ascolta e neppure vuole sentire"
Roberto Caruso: "La verità può essere definita come corrispondenza tra il discorso e le cose, tra il pensiero e la realtà. È dunque vero: molte rondini fanno primavera"
TiPress/Benedetto Galli

Roberto Caruso *

Le rondini sono uccelli che migrano e vivono in grandi gruppi. Se si avvista una sola rondine, è il segnale di un'anomalia rispetto al fenomeno. Da qui l’espressione riportata nell'Etica Nicomachea di Aristotele: «Come una rondine non fa primavera, né la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fa felice nessuno». Aristofane, nella commedia Gli uccelli, pare completare il concetto: «C'è bisogno di molte rondini».

Di certo una sessantina di docenti non possono essere considerati una moltitudine, ma quello che lo scorso marzo era presente alla tavola rotonda organizzata dall’OCST era un qualificato gruppo. Argomento della serata “Il lavoro del docente tra cambiamenti, identità e attrattiva professionale”. Tra i relatori Marina Carobbio Guscetti, direttrice del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport (Decs).

La direttrice, fra frasi fatte e di circostanza, ha ribadito a disco rotto un tema di grande impegno per il suo dipartimento: quello della comunicazione e dell’ascolto attivo con tutti gli attori della scuola. La sua stessa presenza avrebbe dovuto essere la convalida del suo dire.

Prima della sua frettolosa partenza verso altri importanti impegni, la signora Carobbio ha potuto ascoltare (solo) una voce della platea, un sentito intervento che ha sintetizzato le difficoltà e i timori di molti docenti: il silenzio dei dirigenti scolastici e del Decs a cui va incontro chi cerca sostegno, le contrarietà in cui si imbatte chi osa insistere per ricevere delle risposte, la solitudine e il senso di abbandono da parte di superiori e autorità, la rassegnazione di fronte all'assenza di un reale ascolto e quindi di una possibilità concreta di miglioramento.

A chiosa un appello alla direttrice in qualità di donna, mamma e medico a prendersi cura del prossimo (giuramento di Ippocrate, sic), ricordandole: che c’è chi esasperato da solitudine e abbandono, rischia di ammalarsi. L’intervento della docente ha raccolto i partecipativi applausi di tutti i presenti (pardon, quasi tutti) e dato un senso all’intera serata.

Negli ultimi mesi il Tribunale amministrativo ha sancito, in due distinte sentenze, la violazione del diritto di essere sentito da parte dell’autorità. Lo scorso settembre una delegazione di studenti ed ex studenti, accompagnati dal loro legale, hanno incontrato la direttrice del dipartimento per manifestare una situazione di malessere. “Ci hanno sentiti, non ascoltati”: così hanno poi dichiarato alla stampa. Anche da questi fatti emerge una verità: il dipartimento non ascolta e neppure vuole sentire. La verità può essere definita come corrispondenza tra il discorso e le cose, tra il pensiero e la realtà. È dunque vero: molte rondini fanno primavera.

* docente

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